Perché usare il metodo bullet journal?
Siete qui perché avete sentito parlare del “metodo bullet journal” inventato da Ryder Carroll e tutto ciò che avete trovato su internet vi ha ammaliatə. Anche voi vorreste avere un quaderno con tutti quei lettering, disegni, schemi…
Facciamo prima un passo indietro.
La prima domanda da porsi è “Perché dovrei utilizzare il metodo bullet journal?“
Qual è lo “scopo” di utilizzare un quaderno? Perché mai dovreste “perdere tempo a scrivere le cose a mano su un quaderno” anziché copiare/incollare o spostare appunti e liste scritti in digitale e fare sicuramente prima?
In un mondo in cui si ha sempre fretta potrebbe sembrare uno spreco di energie e tempo, ma c’è un aspetto in più da considerare: quello di prendere quel tempo per noi stessə e pensare a ciò che è veramente importante per noi e per i nostri obiettivi.
Il BuJo come metodo per darsi delle priorità.
Insomma se non hai tempo per scrivere di una attività sul tuo diario, forse è perché quell’attività non è abbastanza importante per te?
Il metodo Bullet Journal (spesso abbreviato con BuJo) ci obbliga a fermarci e riflettere sia sui nostri obiettivi finali che sugli step per raggiungerli nel qui e ora. Sulla rilevanza che compiti, impegni e azioni hanno per noi e di conseguenza sul PERCHÉ facciamo alcune scelte. Sul nostro perché.
Fatta questa premessa, sarà più facile intuire che il tempo dedicato a ciò che per noi è importante e che ci rende felici, non può essere tempo sprecato.
Questo approccio è uno dei primi aspetti che mi ha affascinata sin dalle prime pagine del libro dell’inventore del metodo bullet journal: prendersi del tempo per ragionare sul #cosa vogliamo raggiungere e sul suo #perché, inoltre, ha a che fare con la mindfulness e con il focalizzarci sul qui e ora.
Che ne dite, vi ho incuriosit3?
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